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ACIDO JALURONICO
Descrizione:
La scoperta dell'acido ialuronico la si deve a Karl Meyer e a un suo assistente, J. Palmer, nel 1934.
Il nome della sostanza,hyaluronic acid, fu scelto dai due ricercatori e deriva da hyaloid (vitreo) e uronic acid (acido uronico, una delle frazioni saccaridiche che compongono l'acido ialuronico).
In seguito si è poi scoperto che l'acido ialuronico oltre che nell'umor vitreo si trova anche nel liquido sinoviale, nella cute, nella cartilagine, nei tendini, nelle pareti aortiche e nel cordone ombelicale.
Nel corpo umano la concentrazione media di acido ialuronico è di circa 200 mg per kg di peso.
Uno dei componenti fondamentali dei tessuti connettivi dell'uomo e degli altri mammiferi.
Conferisce alla pelle quelle sue particolari proprietà di resistenza e mantenimento della forma.
Una sua carenza determina un indebolimento della pelle promuovendo la formazione di rughe e solchi.
La sua concentrazione nei tessuti del corpo tende a diminuire con l'avanzare dell'età.
Chimicamente è definibile come un GAG (glicosoaminoglicano) dalla catena polisaccaridica non ramificata, prodotta dall'aggregazione di migliaia di unità disaccaridiche formate a loro volta da residui di ac. glucuronico (un derivato del glucosio) e N-acetilglucosoamina.
L'acido ialuronico è in grado di complessarsi con moltissime molecole di acqua raggiungendo un elevato grado di idratazione e gli ialuronati sono macromolecole di massa superiore a 1000 kDa che danno luogo a soluzioni chiare di elevata viscosità.
Nella tessuto connettivo l'acido ialuronico si occupa di mantenerne il grado di idratazione, turgidità, plasticità e viscosità, poiché si dispone nello spazio in una conformazione aggregata incamerando così un notevole numero di molecole d'acqua.
È anche in grado di agire come sostanza cementante e come molecola anti-urto nonché come efficiente lubrificante (es. nel liquido sinoviale) prevenendo il danneggiamento delle cellule del tessuto da stress fisici.
L'estrema lunghezza della molecola insieme al suo alto grado di idratazione permette a più polimeri di acido ialuronico di organizzarsi a formare una struttura di tipo reticolare che ha due principali funzioni:
- creare un'impalcatura molecolare per mantenere la forma ed il tono del tessuto;
- funzionare come filtro contro la diffusione libera nel tessuto di particolari sostanze, batteri, agenti infettanti.
Da notare che molti batteri sono dotati di ialuronidasi, enzima in grado scindere l'acido ialuronico, che permette loro di aprirsi un varco.
Il trattamento a base di acido ialuronico è indicato per la correzione di:
- Volume e contorno delle labbra.
- Pieghe (es. quelle nasolabiali).
- Rimodellamento del contorno del viso (es. guance e mento).
- Rughe (es. glabellari e commessure orali).
- Rughe perioculari ("zampe di gallina").
- Esiti cicatriziali post-acneici.
- Esiti cicatriziali post-traumatici.
- Inestetismi dei tessuti molli.
- Rimodellamento del seno e del corpo.
- Esiti di rinoplastica.
L’acido jaluronico viene iniettato in piccole dosi nelle regioni interessate mediante una siringa dotata di un sottile ago, oppure con sottili e flessibili cannule, che permettono un trattamento privo di traumi.
Da anni, per una maggior compliance del/la paziente, preferisco effettuare un’anestesia tronculare nel caso di trattamento con fillers a lungo riassorbimento come quelli usati per il mento o la regione degli zigomi, o per le labbra estremamente sensibili.
L’acido jaluronico viene progressivamente metabolizzato e quindi riassorbito dall'organismo con tempi variabili a seconda della zona trattata e del tipo di preparato utilizzato.
L'effetto di riempimento e aumento di volume o attenuazione delle rughe è immediato e dura dai 2 ai 12 mesi, dopodichè è possibile ripetere il trattamento periodicamente.
I principali prodotti presenti in commercio possono classificarsi in base ai diversi tempi di riassorbimento nelle seguenti categorie:
- Filler a rapido riassorbimento (2-3 mesi)
- Filler a medio riassorbimento (5-6 mesi)
- Filler a lento riassorbimento (12 mesi)
- Filler a lentissimo riassorbimento (18 mesi)